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ZAP Demo 2003 Cover
Artist: Zap
Location: Italy
Line-up: ZAP, Wildboar, Skream, Jan, Mr.Sniff, Attilha, Ancelo, Avantgarde
Album: Demo 2003
Label & Pubblication Year: Self-produced, 2003
Tracklist: In Girum Imus Bocte Et Consumimur Igni / Escape 2003 / Empty V / The Mab Who Sold The World / Tech-No-Logic / A Tribute To Brescello / Corona Virus / Erika (The Fake Ballad) / Escape 2002 / Jesus Is Better Than Santa / Tie Your Mother Down / White Night Song / Scarlet Womam / Holy Mirrorball / Intro-uble / Not Another Happy Ending
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Con "Demo 2003", che segue il precedente "Demo 2001", siamo di fronte ad una one man band, ZAP per l'appunto, che raduna attorno a se una serie di altri musicisti, capaci di canzone in canzone di alternare i propri compiti, passando dallla chitarra ritmica alla voce oppure al basso. Già di per se, questa caratteristica denota la preparazione di ogni singolo elemento ruotante attorno al pianeta ZAP. Le mie lodi vanno in particolare a Wildboard, capace di impegnarsi in un pregevole lavoro di chitarra solista, riscontrabile, in primis, durante le funamboliche evoluzioni di "Empty V". L'universo compositivo di ZAP è sicuramente uno dei più impenetrabili ma allo stesso tempo attraenti che nella mia carriera di writer abbia avuto modo di ascoltare. Se aggiungiamo che il CD in questione contiene ben 16 composizioni, di cui 3 covers, ed è corredato da un buon artwork; allora possiamo renderci conto di quanto la definizione di demo sia quantomeno imperfetta e ristrettiva. L'unico difetto non da poco è la produzione, davvero troppo esile e schematica. Tuttavia da quanto mi avvertono le note biografiche, tale elemento è appositamente voluto dal nostro ZAP, che preferisce investire sulla validità della propria proposta che non nell'uso di chissà quale grande e famoso studio. Peccato! E'una scelta rispettabile, però sono sicuro che se ci fosse stata la maniera di dare una migliore qualità del sonora a questo "Demo 2003", ora ZAP sarebbe una delle più fulvide realtà italiane, se non internazionali. State bene attenti, questa mia convinzione non se ne esce dal nulla, ma dall'ascolto di 16 canzoni che colpiscono nel segno, rivestendo parti hard rock e metal con forti dosi di elettronica, passando da stilemi cari ai Rammnstein, presenti in alcune parti della opener "Escape 2003", approdando ai Death SS degli ultimi 3 lavori in "Empty V", sino ad arrivare alla poppeggiante ballad "Erika (The Fake Ballad)" e al Marylin Manson della tenebrosa "White Night Song". Ma in tutto ciò esiste un filo conduttore dato dall'ironia che spesso fuoriesce dai testi e da un legame ben presente con ciò che è glamour. Questo è presto riscontrabile nella scelta delle covers: i Queen di "Tie Your Mother Down", il David Bowie di "The Man Who Sold The World" e "Scarlet Woman" dei Death SS; in poche parole 3 punti di vista differenti per interpretare il glam come concetto di base. Pur essendo tutte rivisitazioni di ottima fattura, la mia cover preferita è sicuramente quella di "Tie Your Mother Down", dove le chitarre elettriche incontrano divagazioni elettroniche per dare vita ad un frenetico muro di suono. In definitiva, ZAP ha collezionato una serie di songs che avvolte dall'influenza di vari generi, suonano comunque omogenee e compatte, senza rendersi stranianti all'ascoltatore e senza mai perdere di intensità. Sono sicuro che ciascuno di voi, troverà su questo "Demo 2003" il proprio gioiellino personale, intanto passo e chiudo, convinto di un futuro più che roseo per questo genio di nome ZAP!

Recensione realizzata da Bruno Rossi

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